venerdì 18 maggio 2018

Packard Hawk : Fine ingloriosa


Sin dal 1899 la Packard era stata una delle fabbriche automobilistiche più prestigiose degli Stati Uniti d'America sfornando modelli di indubbio lusso.
All'inizio degli anni '50 vari problemi finanziari avevano però condotto la casa di Detroit a fondersi con la Studebaker di South Bend. Ciò aveva inizialmente risollevato la situazione ma non durò e nel 1958 si ebbe il crollo definitivo.

Prima della chiusura la Packard lanciò un ultimo modello basato sulla Studebaker Golden Hawk denominato semplicemente Hawk.

Rispetto al modello originale presentava una linea estremamente più sportiva e accattivante che si abbinava totalmente con il nuovo propulsore V8 4,7 dalla potenza di 275 cv con 451 Nm di coppia gestito da un cambio automatico Flightomatic a tre rapporti. Tale configurazione permetteva prestazioni di tutto rispetto con un accelerazione da 0 a 100 km/h in 12 secondi ed una velocità massima di 201 km/h, rendendola la Packard di serie più prestazionale mai prodotta.

Gli interni d'altro canto erano estremamente lussuosi presentando numerosi inserti in pelle (tra cui dei braccioli laterali montati sui finestrini) e un equipaggiamento di prim'ordine che comprendeva anche alzacristalli elettrici, sedili regolabili elettronicamente e il differenziale a slittamento limitato.

Prodotta in 588 esemplari, rappresentò l'estremo tentativo del marchio di Detroit di rimanere a galla ma fu vano, anche se la Hawk divenne in seguito uno dei più iconici modelli della casa.




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