venerdì 4 maggio 2018

Chrysler Valiant Charger VH 770 SE : The Mad Valiant


Tutti gli appassionati di motori conoscono l'estrema competizione che si scatenò tra le grandi case automobilistiche statunitensi per il dominio sul mercato delle Muscle Car tra gli anni '60 e gli anni '70.
Meno noto e che questo conflitto commerciale si estese anche in Australia dove le aziende locali supportate dai grandi brand americani inscenarono una furiosa guerra a colpi di auto sportive dalle potenze esagerate e dall'aspetto ignorante.

In questo conflitto si inserì anche la divisione australiana della Chrysler, la quale buttò nella mischia nel 1971 la variante ad alte prestazioni della sua Valiant.

Denominata Charger, era offerta in vari allestimenti ma il più potente di tutti era quello denominato 770 SE prodotto in 125 esemplari fino al 1973.

Riconoscibile per gli interni sportivi comprensivi di plancia in metallo e per un inserto in vinile innestato intorno ai finestrini su cui campeggiava il logo SE, era mossa da un propulsore V8 5.6 sviluppato originariamente per equipaggiare le Valiant Ranger della polizia federale australiana.

Tale motore, gestito da un cambio automatico Torqueflite 727 a tre marce, era in grado di sviluppare la potenza di 275 cv con 459 Nm di coppia, garantendo un accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi con velocità massima di 201 km/h. Su queste prestazioni pesò notevolmente il fatto che gli ingegneri australiani avessero optato per il montaggio di un sistema di scarico ad unico terminale, mentre l'utilizzo di un impianto a più terminali avrebbe incrementato le prestazioni in maniera vistosa.

Nonostante questo fu estremamente apprezzata dagli appassionati di auto sportive che se la contendono ancora oggi vista la sua rarità.

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