venerdì 23 marzo 2018

Jensen Interceptor Mk III : The Last Interceptor


All'inizio degli anni '70 la Jensen Motors, casa costruttrice della leggendaria Interceptor, se la stava passando abbastanza male sul piano delle vendite e necessitava di un modello che ne potesse risollevare le sorti.
La dirigenza dell'industria britannica decise quindi nel 1971 di far evolvere la Interceptor Mk II alla nuova generazione Mk III apportando tutta una serie di migliorie.

Esteticamente era riconoscibile per i nuovi gruppi ottici anteriori, i cerchi in lega sportivi GKN,  i nuovi paraurti e la nuova griglia frontale mentre al'interno dell'abitacolo fu equipaggiato un sistema di aria condizionata e nuovi sedili in pelle.

Dal punto di vista meccanico venne installata una nuova unità propulsiva rappresentata da un motore V8 7.2 dalla potenza di 385 cv con coppia di 508 Nm gestito da un cambio automatico a tre velocità.
Tale combinazione meccanica permetteva alla vettura un accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi con velocità massima di 217 km/h. 

La vettura riscosse un buon successo vendendo più di 3500 unità ma non riuscì a salvare l'avverso fato della Jensen. Complici la crisi petrolifera e i devastanti scioperi sindacali della metà degli anni '70 la casa britannica andò in fallimento e chiuse definitivamente i battenti nel 1976.

Una fine ingloriosa che qualcuno comunque tenta ancora oggi di riscattare, anche se per il momento nessuno è riuscito a resuscitare in maniera definitiva lo storico marchio.


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