martedì 30 gennaio 2018

Chevrolet Camaro I ZL1 COPO : Il demone del quarto di miglio


Il Central Office Production Order (abbreviato in COPO) è il reparto che da sempre si occupa per conto della General Motors di allestire versioni speciali dei mezzi dei vari marchi del gruppo per andare incontro alle richieste speciali di alcuni clienti.
Nel 1969 si rivolse a loro Fred Gibb, direttore del concessionario Chevrolet di La Harpe, per chiedere la realizzazione di una variante speciale della Camaro per poter ottenere l'omologazione alla partecipazione della suddetta vettura alle gare di accelerazione del campionato NHRA.

Per regolamento dovevano essere realizzati un minimo di 50 esemplari stradali del modello da iscrivere alle gare, e per fortuna di Gibb il manager della Chevrolet Pete Estes avallò il progetto che si concretizzò con il lancio della nuova ZL1.

Gli interni della nuova vettura erano notevolmente più spartani rispetto alla versione di serie ed era riconoscibile esteticamente per i nuovi gruppi ottici posteriori, per la nuova presa d'aria posta sul passaruota posteriore, per la nuova griglia del radiatore, per i nuovi fendinebbia e per il nuovo cofano motore bombato.

Quest'ultima soluzione fu adottata per permettere l'installazione di un nuovo propulsore V8 427 Big Block 7.0 alimentato da un carburatore Holley nel vano motore. Derivato dalle unità propulsive sviluppate per le auto da competizione della Chaparral, il Big Block con lubrificazione a carter umido veniva gestito da un cambio manuale a quattro rapporti ed era in grado di erogare l'immonda potenza di 500 cv con coppia di 610 Nm, garantendo prestazioni di indubbio rispetto quali un'accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 5,5 secondi ed una velocità massima di 201 km/h.

Per frenare in maniera adeguata questo missile da quasi 1500 kg gli ingegneri statunitensi provvidero a montare un impianto frenante misto composto da due freni a tamburo nella sezione posteriore e due freni a disco da competizione nella sezione anteriore.

La vettura ebbe un tale successo che venne prodotta in 69 esemplari, inaugurando una fortunata serie di vetture che perdura ancora oggi sulla sesta generazione dell'immortale muscle car della Chevrolet.

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